L'industria farmaceutica europea è in fermento, con i Ceo delle principali aziende che lanciano un appello urgente alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. La richiesta è chiara: è necessario un cambiamento di politica per evitare un esodo delle industrie verso gli Stati Uniti, con potenziali conseguenze devastanti per l'economia e la salute pubblica dell'Europa.
In un contesto globale sempre più competitivo e incerto, le aziende farmaceutiche europee si trovano ad affrontare sfide senza precedenti. La pandemia di COVID-19 ha evidenziato la necessità di rafforzare la capacità produttiva e di ricerca nel settore sanitario, ma al contempo ha messo in luce le vulnerabilità e i limiti del sistema attuale.
I Ceo europei sottolineano che, senza un cambio di rotta nelle politiche europee, le aziende rischiano di perdere competitività e di non essere in grado di soddisfare la domanda crescente di farmaci e terapie innovative. Inoltre, il continuo aumento dei costi di produzione e di regolamentazione in Europa minaccia la sostenibilità economica delle imprese, spingendole a considerare seriamente la possibilità di trasferire le proprie attività o investimenti altrove.
Gli Stati Uniti, con il loro ambiente normativo più favorevole e le politiche di sostegno all'innovazione, rappresentano una tentazione sempre più allettante per le aziende farmaceutiche europee che cercano di crescere e restare competitive sul mercato globale. Tuttavia, un esodo delle industrie verso oltreoceano avrebbe conseguenze disastrose per l'occupazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico in Europa, compromettendo la sovranità sanitaria e la capacità di rispondere alle emergenze sanitarie future.
Per evitare questo scenario negativo, i Ceo europei chiedono un impegno concreto da parte delle istituzioni europee per creare un ambiente più favorevole all'innovazione e alla competitività nel settore farmaceutico. Tra le misure proposte vi sono la semplificazione dei processi di regolamentazione, la riduzione dei costi burocratici e fiscali, e l'incremento degli investimenti pubblici nella ricerca e nello sviluppo di nuove terapie.
Inoltre, le aziende chiedono un maggiore sostegno alla collaborazione pubblico-privato per accelerare l'accesso ai farmaci innovativi e migliorare la resilienza del sistema sanitario europeo. Solo attraverso una partnership stretta e sinergica tra industria, governo e istituzioni europee sarà possibile garantire un futuro prospero per l'industria farmaceutica in Europa e preservare la salute e il benessere dei cittadini.
In conclusione, l'appello dei Ceo europei alla presidente von der Leyen è un campanello d'allarme che non può essere ignorato. È urgente agire con determinazione e visione strategica per salvaguardare l'industria farmaceutica europea e garantire un futuro sostenibile e prospero per l'Europa nel settore della salute e dell'innovazione.