Le infezioni del sito chirurgico rappresentano una delle complicanze più comuni dopo un intervento chirurgico e possono causare gravi conseguenze per i pazienti, come ritardi nella guarigione, prolungamento della degenza ospedaliera, necessità di terapie antibiotiche e in casi estremi, anche la morte. Per affrontare questo problema, l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e il Sistema Informativo Multiregionale per la Prevenzione delle Infezioni Ospedaliere e la Sicurezza dei Pazienti (Simpios) hanno elaborato un pacchetto di cinque interventi chiave per ridurre l'incidenza di queste infezioni e migliorare la sicurezza dei pazienti sottoposti a interventi chirurgici.
Il primo intervento consigliato è l'adozione di protocolli rigorosi di igiene delle mani da parte del personale sanitario. Le mani sono uno dei principali veicoli di trasmissione di agenti patogeni e garantire una corretta igiene delle mani prima, durante e dopo ogni contatto con il paziente è fondamentale per prevenire la diffusione di infezioni. Inoltre, l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale, come guanti e mascherine, può contribuire a ridurre il rischio di contaminazione durante le procedure chirurgiche.
Il secondo intervento suggerito è la corretta gestione degli antibiotici profilattici. Gli antibiotici sono spesso somministrati prima dell'intervento chirurgico per prevenire infezioni, ma è fondamentale rispettare dosaggi, tempi e durata della terapia per evitare lo sviluppo di resistenze batteriche e garantire un'efficace copertura antimicrobica durante l'intervento.
Il terzo intervento riguarda la corretta preparazione del campo operatorio. Mantenere il sito chirurgico pulito e privo di contaminazioni è essenziale per ridurre il rischio di infezioni. È importante seguire le linee guida per la rasatura e la disinfezione della zona chirurgica e utilizzare materiali sterili durante l'intervento per prevenire l'introduzione di agenti patogeni.
Il quarto intervento consigliato è la corretta gestione dei dispositivi medici e delle apparecchiature utilizzate durante l'intervento chirurgico. Assicurarsi che i dispositivi siano sterilizzati correttamente e che le procedure di disinfezione siano rispettate può contribuire a ridurre il rischio di contaminazioni e infezioni nosocomiali.
Infine, il quinto intervento chiave proposto è il monitoraggio e la sorveglianza costante delle infezioni del sito chirurgico. Tenere sotto controllo l'incidenza di queste infezioni, identificare precocemente eventuali casi sospetti e adottare misure correttive tempestive sono fondamentali per garantire la sicurezza dei pazienti e migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria.
In conclusione, le infezioni del sito chirurgico rappresentano una sfida importante per il sistema sanitario, ma seguendo queste cinque linee guida proposte da Iss e Simpios è possibile ridurre significativamente il rischio di complicanze e migliorare i risultati clinici dei pazienti sottoposti a interventi chirurgici. La prevenzione è la chiave per garantire la sicurezza e il benessere dei pazienti, e l'adozione di queste strategie può fare la differenza nella lotta contro le infezioni nosocomiali.