Il Presidente della Commissione Nazionale delle Organizzazioni Infermieristiche e delle Professioni Sanitarie (Coina), Paolo Ceccarelli, ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione dei professionisti sanitari dell'area non medica, sottolineando la necessità di garantire loro contratti equi e rispetto. In un momento in cui il settore sanitario è sotto pressione a causa della pandemia da Covid-19 e delle sfide quotidiane che i lavoratori devono affrontare, è fondamentale assicurare che anche coloro che svolgono ruoli non medici siano adeguatamente valorizzati e trattati con giustizia.
Ceccarelli ha evidenziato come spesso i professionisti sanitari dell'area non medica siano sottoposti a contratti al ribasso e a trattative che si protraggono per mesi, minando la loro dignità e il loro benessere. Questi professionisti svolgono un ruolo cruciale all'interno del sistema sanitario, contribuendo in modo significativo al benessere dei pazienti e al corretto funzionamento delle strutture sanitarie. Pertanto, è essenziale che ricevano il giusto riconoscimento per il loro lavoro e che siano trattati con il rispetto e la considerazione che meritano.
In un contesto in cui la carenza di personale sanitario è una realtà diffusa, è fondamentale incentivare e valorizzare tutte le figure professionali che operano nel settore della salute. I professionisti dell'area non medica svolgono compiti fondamentali come l'assistenza agli anziani, la gestione amministrativa delle strutture sanitarie, la prevenzione delle infezioni e molto altro ancora. Senza il loro prezioso contributo, il sistema sanitario sarebbe gravemente compromesso.
Ceccarelli ha sottolineato l'importanza di porre fine alla pratica dei contratti al ribasso, che spesso portano i professionisti sanitari dell'area non medica a lavorare in condizioni precarie e a ricevere compensi insufficienti rispetto alla mole di lavoro svolto. Questi contratti non solo danneggiano i singoli professionisti, ma minano anche la qualità dell'assistenza sanitaria offerta ai pazienti, poiché un personale dismotivato e sottopagato difficilmente potrà svolgere il proprio lavoro in modo efficace ed efficiente.
Per garantire un sistema sanitario equo, sostenibile e di qualità, è necessario riconoscere il valore e l'importanza dei professionisti sanitari dell'area non medica e assicurare loro condizioni di lavoro dignitose e adeguate. Ciò significa non solo garantire contratti equi e rispettosi dei diritti dei lavoratori, ma anche promuovere un clima organizzativo in cui il merito e la professionalità vengano riconosciuti e premiati.
In conclusione, il Presidente Ceccarelli (Coina) ha posto l'accento sull'importanza di valorizzare i professionisti sanitari dell'area non medica e di garantire loro il rispetto e il riconoscimento che meritano. Solo attraverso un impegno concreto e condiviso da parte delle istituzioni, delle organizzazioni sanitarie e della società nel suo complesso sarà possibile assicurare un futuro migliore per il settore della salute e per coloro che vi lavorano con dedizione e professionalità.