Nel corso di un'intervista, il presidente della Cimo-Fesmed, il dottor Quici, ha lanciato un appello urgente affinché il settore sanitario diventi una "no fly zone", esortando i partiti politici a collaborare per garantire la salvaguardia del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) attraverso l'allocazione di risorse adeguate e l'implementazione di riforme necessarie.
La pandemia da COVID-19 ha messo in evidenza le fragilità e le criticità del sistema sanitario italiano, evidenziando la necessità di interventi immediati e mirati per garantire un'assistenza adeguata e sostenibile per tutti i cittadini. Il dottor Quici sottolinea l'importanza di trasformare la salute in una priorità assoluta, ponendo fine alle dispute politiche e concentrandosi sull'obiettivo comune di migliorare l'efficienza e l'efficacia del sistema sanitario.
Secondo Quici, uno degli aspetti cruciali per garantire la sostenibilità del Ssn è l'allocazione di risorse finanziarie adeguate. È fondamentale che il governo e le istituzioni competenti destinino investimenti significativi al settore sanitario, garantendo la disponibilità di strutture, attrezzature e personale qualificato per far fronte alle esigenze della popolazione.
Allo stesso tempo, il presidente della Cimo-Fesmed sottolinea l'importanza delle riforme strutturali per ottimizzare l'organizzazione e la gestione del sistema sanitario. È necessario ridurre la burocrazia, migliorare la coordinazione tra i diversi livelli di assistenza, potenziare la medicina territoriale e promuovere la digitalizzazione dei servizi sanitari al fine di garantire un'assistenza più tempestiva ed efficace.
Quici invita inoltre i partiti politici a superare le barriere ideologiche e a collaborare attivamente per definire una strategia comune per il rilancio del sistema sanitario. È fondamentale che le decisioni in materia di salute siano guidate da evidenze scientifiche e da una visione a lungo termine, ponendo al centro il benessere e la salute dei cittadini.
In conclusione, il dottor Quici sottolinea che la trasformazione del sistema sanitario in una "no fly zone" richiede un impegno concreto e coordinato da parte di tutte le parti coinvolte. Solo attraverso un'azione congiunta e risoluta sarà possibile garantire un futuro sostenibile per il Servizio Sanitario Nazionale e per la salute di tutti i cittadini italiani.












































