La Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (Fnovi) ha recentemente espresso la propria contrarietà nei confronti della cosiddetta "Save List" inclusa in un disegno di legge riguardante i cani considerati pericolosi. Secondo la Fnovi, questa norma è discriminatoria, scientificamente infondata e dannosa per la salute e il benessere degli animali.
La controversia attorno alla "Save List" ha scatenato un acceso dibattito all'interno della comunità veterinaria e tra gli appassionati di animali. Da un lato, ci sono coloro che sostengono la necessità di regolamentare la presenza di cani ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica. Dall'altro lato, ci sono coloro che temono che una legislazione troppo restrittiva possa penalizzare ingiustamente alcune razze canine e mettere a rischio il loro benessere.
La Fnovi ha espresso preoccupazione per il fatto che la "Save List" potrebbe portare a una stigmatizzazione ingiustificata di alcune razze canine, senza basi scientifiche solide a supporto. Secondo l'organizzazione, la pericolosità di un cane dipende principalmente dall'educazione ricevuta, dall'ambiente in cui vive e dalla gestione del proprietario, piuttosto che dalla razza in sé.
Inoltre, la Fnovi ha sottolineato che la norma proposta potrebbe avere conseguenze negative sulla salute e sul benessere degli animali. Ad esempio, l'obbligo di tenere i cani ritenuti pericolosi in luoghi isolati potrebbe portare a problemi comportamentali e psicologici, causando stress e disagio agli animali.
La Federazione ha quindi sollecitato una revisione della legislazione in modo da adottare approcci basati su evidenze scientifiche e sul benessere degli animali. Inoltre, ha suggerito l'implementazione di misure preventive e di interventi educativi per promuovere una convivenza sicura e armoniosa tra cani e persone.
La questione dei cani considerati pericolosi è complessa e delicata, e richiede un approccio equilibrato che tenga conto sia della sicurezza pubblica che del benessere degli animali. È importante che la legislazione in materia venga redatta con attenzione e competenza, coinvolgendo esperti del settore e tenendo conto delle più recenti conoscenze scientifiche.
In conclusione, la controversia tra Fnovi e il Ddl sui cani pericolosi evidenzia la necessità di un dialogo costruttivo e inclusivo per trovare soluzioni che garantiscano la tutela degli animali senza cadere in discriminazioni ingiustificate. La salute e il benessere di cani e persone dovrebbero essere al centro di ogni decisione legislativa in materia di animali da compagnia.












































