Negli ultimi anni, si è assistito a un aumento significativo del cosiddetto "turismo dentale", un fenomeno che vede sempre più persone recarsi all'estero per sottoporsi a interventi odontoiatrici a prezzi più convenienti rispetto a quelli praticati nei rispettivi paesi di residenza. Questa tendenza è spesso legata alle cosiddette "chiusure cliniche low cost", strutture che offrono servizi dentali a costi ridotti, attirando clienti da tutto il mondo.
Tuttavia, dietro l'apparente convenienza di queste offerte si nascondono spesso rischi e problematiche legate alla qualità dei trattamenti e alla sicurezza dei pazienti. È per questo che l'Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) ha sollevato la questione chiedendo interventi legislativi urgenti per regolamentare il settore e garantire la tutela dei pazienti.
Le chiusure cliniche low cost possono presentare diversi rischi per i pazienti, dal personale non qualificato, alla mancanza di standard igienico-sanitari adeguati, fino alla scarsa qualità dei materiali utilizzati nei trattamenti. Inoltre, la distanza geografica può complicare eventuali controlli post-operatori o richiedere costi aggiuntivi in caso di complicazioni.
Per questo motivo, è fondamentale che i pazienti siano consapevoli dei rischi associati al turismo dentale e che si informino in modo completo prima di prendere una decisione. È importante verificare le qualifiche del personale medico, la reputazione della struttura e assicurarsi che siano rispettati tutti i protocolli di sicurezza e igiene.
L'intervento dell'ANDI per chiedere interventi legislativi urgenti è finalizzato a tutelare i pazienti e a regolamentare il settore, garantendo standard minimi di qualità e sicurezza per chi decide di sottoporsi a trattamenti dentali all'estero. Tra le richieste dell'associazione vi è la definizione di regole chiare per la pubblicità delle cliniche dentali, l'obbligo di trasparenza sui costi e sulle competenze del personale, e la creazione di un registro ufficiale delle strutture autorizzate a operare nel settore.
Inoltre, l'ANDI propone l'istituzione di una commissione ad hoc che si occupi di monitorare e verificare il rispetto delle normative da parte delle cliniche dentali low cost e che sia in grado di intervenire in caso di violazioni o pratiche scorrette.
In conclusione, il fenomeno del turismo dentale e delle chiusure cliniche low cost rappresenta una sfida per il settore odontoiatrico, ma anche un'opportunità per migliorare la qualità dei servizi offerti e garantire la sicurezza dei pazienti. È necessario un intervento legislativo urgente per regolamentare il settore e tutelare chi decide di affidarsi a queste strutture, garantendo una maggiore trasparenza e sicurezza in un ambito così delicato come la salute dentale.












































