Nell'ambito del dibattito sul Ddl Prestazioni Sanitarie, l'Associazione Nazionale Assistenti e Operatori della Sanità (Anaao) e il Coordinamento Italiano delle Organizzazioni dei Medici Federati della Medicina Specialistica (Cimo-Fesmed) si sono espressi con fermezza contro emendamenti ritenuti inaccettabili e dannosi per il sistema sanitario nazionale. Le due organizzazioni hanno dichiarato la loro determinazione a opporsi a tali emendamenti e, se necessario, a mobilitare la propria base per difendere i diritti dei professionisti sanitari e dei pazienti.
Uno dei punti critici sollevati da Anaao e Cimo-Fesmed riguarda la proposta di riduzione dei finanziamenti destinati alle prestazioni sanitarie, che potrebbe compromettere la qualità dell'assistenza offerta ai cittadini. Entrambe le organizzazioni sottolineano l'importanza di garantire risorse adeguate al sistema sanitario per assicurare cure di qualità e accessibili a tutti i pazienti.
Inoltre, Anaao e Cimo-Fesmed hanno evidenziato la preoccupazione per la proposta di limitare l'autonomia professionale dei medici e degli operatori sanitari, sottolineando l'importanza di preservare la libertà di scelta e la capacità decisionale dei professionisti nel curare i propri pazienti. Ridurre l'autonomia professionale potrebbe compromettere la qualità delle cure e mettere a rischio la sicurezza dei pazienti.
Le due organizzazioni hanno anche criticato la mancanza di coinvolgimento dei professionisti sanitari nel processo decisionale relativo al Ddl Prestazioni Sanitarie, sottolineando l'importanza di ascoltare le voci dei diretti interessati per garantire l'efficacia e la sostenibilità delle politiche sanitarie.
Anaao e Cimo-Fesmed hanno annunciato la loro determinazione a difendere i diritti e gli interessi dei professionisti sanitari e dei pazienti, e a lottare contro qualsiasi proposta che possa compromettere la qualità dell'assistenza sanitaria in Italia. Le due organizzazioni si sono dette pronte a intraprendere azioni di protesta e mobilitazione per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulle conseguenze negative degli emendamenti proposti.
In conclusione, la posizione decisa di Anaao e Cimo-Fesmed contro gli emendamenti ritenuti dannosi per il sistema sanitario nazionale evidenzia l'importanza di un confronto costruttivo e partecipato nel definire le politiche sanitarie del Paese. È fondamentale garantire la partecipazione attiva dei professionisti sanitari e dei cittadini nella definizione di normative che possano realmente migliorare l'assistenza sanitaria e garantire il diritto alla salute per tutti.












































