Nel bilancio del 2024 presentato dal Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, emerge un quadro misto in merito alla preparazione del mondo alla prossima pandemia. Mentre sono stati compiuti significativi passi avanti, persistono anche numerose sfide che richiedono un'immediata azione coordinata a livello globale.
Da un lato, negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli progressi nella capacità di risposta alle emergenze sanitarie. La pandemia di COVID-19 ha evidenziato la necessità di rafforzare i sistemi sanitari e di aumentare la cooperazione internazionale per affrontare in modo efficace le crisi globali. In risposta a queste esigenze, sono stati sviluppati strumenti e protocolli per la prevenzione, il monitoraggio e il controllo delle malattie infettive, migliorando la prontezza e la capacità di risposta dei Paesi di tutto il mondo.
Tuttavia, nonostante questi progressi, persistono ancora numerose criticità che pongono il mondo di fronte a sfide significative. Una delle principali lacune evidenziate dal bilancio del Dg dell'OMS riguarda la disuguaglianza nell'accesso alle risorse sanitarie e alle vaccinazioni. Molti Paesi a basso reddito e a medio reddito continuano a essere penalizzati dalla mancanza di risorse e dalla limitata accessibilità ai vaccini, mettendo a rischio non solo la loro popolazione, ma anche la sicurezza sanitaria globale.
Inoltre, il bilancio del Dg dell'OMS sottolinea la necessità di rafforzare la cooperazione internazionale e di promuovere la trasparenza e la condivisione delle informazioni tra i Paesi. La mancanza di coordinamento e di scambio di dati durante la pandemia di COVID-19 ha evidenziato quanto sia fondamentale una collaborazione globale per affrontare in modo efficace le emergenze sanitarie.
Altre criticità individuate nel bilancio riguardano la mancanza di investimenti nelle infrastrutture sanitarie e nella ricerca scientifica, nonché la necessità di migliorare la preparazione e la risposta alle emergenze a livello locale e regionale. Solo attraverso un impegno congiunto e una maggiore consapevolezza delle sfide e delle necessità del settore sanitario sarà possibile garantire una maggiore prontezza e resilienza di fronte alle future pandemie.
In conclusione, sebbene siano stati fatti importanti passi avanti nella preparazione del mondo alla prossima pandemia, è evidente che molto resta ancora da fare. È fondamentale che i governi, le istituzioni internazionali e la società civile si impegnino a livello globale per affrontare le sfide attuali e future, garantendo così la sicurezza sanitaria e il benessere di tutti.












































