Nel panorama della sanità italiana, i malati cronici si trovano ad affrontare un percorso spesso tortuoso e complicato. Le diagnosi che tardano ad arrivare, le difformità territoriali e lo spettro della rinuncia alle cure sono solo alcune delle difficoltà che emergono nel XXII Rapporto sulle politiche della cronicità intitolato "Diritti sospesi".
La segretaria nazionale di Cittadinanzattiva, Anna Lisa Mandorino, sottolinea l'urgenza di politiche pubbliche efficaci che garantiscano il pieno esercizio dei diritti dei pazienti cronici, sia nel presente che nel futuro. È necessario un rinnovato Patto tra le istituzioni, in particolare tra Stato e Regioni, al fine di accelerare i tempi di erogazione delle cure e assicurare un accesso equo a tutti i pazienti in ogni parte del Paese.
Una delle criticità evidenziate nel rapporto riguarda le diagnosi che spesso tardano ad essere formulate, ritardando l'avvio delle terapie e compromettendo la qualità di vita dei malati cronici. È fondamentale ridurre i tempi di attesa per le diagnosi, garantendo un accesso tempestivo alle cure e ai servizi necessari.
Le difformità territoriali rappresentano un'altra sfida importante da affrontare. La disparità di offerta sanitaria tra le diverse regioni può determinare disuguaglianze nell'accesso alle cure per i pazienti cronici. È essenziale promuovere una maggiore omogeneità nei servizi offerti sul territorio, garantendo a tutti i pazienti le stesse opportunità di cura, indipendentemente dalla loro residenza.
Un'altra questione cruciale riguarda lo spettro della rinuncia alle cure da parte dei malati cronici. I costi elevati delle terapie, le lunghe liste di attesa e le difficoltà nell'organizzazione dei percorsi di cura possono portare alcuni pazienti a rinunciare alle terapie necessarie per gestire la propria condizione cronica. È fondamentale adottare misure che rendano le cure più accessibili e sostenibili per tutti i pazienti, al fine di evitare che la rinuncia alle cure diventi una realtà diffusa.
Per affrontare queste sfide e garantire un sistema sanitario più equo ed efficiente per i malati cronici, è necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni e una maggiore collaborazione tra tutti gli attori coinvolti nel settore della cronicità. Solo attraverso politiche mirate e un'azione coordinata sarà possibile garantire ai pazienti cronici il pieno godimento dei propri diritti e un accesso equo alle cure in tutto il territorio nazionale.












































