Dopo l'anno difficile vissuto a causa della pandemia da COVID-19, l'Italia si trova di fronte a un aumento significativo di giovani Hikikomori. Questo fenomeno, originario del Giappone ma sempre più diffuso in tutto il mondo, si riferisce a individui che scelgono di isolarsi completamente dalla società, spesso confinandosi nella propria stanza per lunghi periodi di tempo, evitando qualsiasi contatto sociale e interazione con il mondo esterno.
Un recente studio condotto in Italia ha evidenziato un raddoppio dei casi di Hikikomori tra gli adolescenti dopo la pandemia. Questo incremento preoccupante ha portato gli esperti a identificare i principali fattori determinanti che contribuiscono a questa situazione.
Uno dei fattori chiave individuati è rappresentato dall'isolamento forzato dovuto alle misure di lockdown e alla chiusura delle scuole. Gli adolescenti, già vulnerabili in un'età di transizione e crescita, si sono trovati improvvisamente privati delle interazioni sociali tipiche della loro quotidianità. La mancanza di contatti con coetanei, insegnanti e amici ha contribuito a creare un vuoto emotivo e ha aumentato il senso di solitudine e isolamento.
Inoltre, l'aumento dell'uso di dispositivi tecnologici e dei social media durante la pandemia ha svolto un ruolo significativo nell'isolamento sociale dei giovani. Se da un lato la tecnologia ha permesso di mantenere collegamenti virtuali, dall'altro ha spesso sostituito le relazioni reali e profonde, creando una dipendenza dannosa e contribuendo all'isolamento emotivo.
Un altro fattore determinante identificato nello studio riguarda le pressioni e le aspettative sociali che gravano sui giovani. La competizione accademica, le aspettative familiari e la ricerca di successo e prestigio possono generare ansie e stress e spingere alcuni ragazzi a ritirarsi in un mondo isolato e protetto, lontano dalle pressioni esterne.
È fondamentale affrontare il fenomeno dell'Hikikomori con un approccio olistico e multidisciplinare. Gli interventi dovrebbero includere supporto psicologico e psichiatrico, coinvolgimento della famiglia e della scuola, promozione di attività sociali e ricreative, nonché la creazione di reti di supporto e di comunità solidali.
Inoltre, è importante sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla gravità del problema dell'isolamento sociale tra i giovani e promuovere strategie di prevenzione e intervento precoce. Solo attraverso un impegno collettivo e una maggiore consapevolezza possiamo contrastare efficacemente questa tendenza e offrire ai giovani le risorse e il sostegno di cui hanno bisogno per superare l'isolamento e riconnettersi con il mondo esterno.