L'obiettivo del Sistema Sanitario Nazionale è quello di garantire a tutti i cittadini un livello minimo di assistenza sanitaria attraverso il Livello Essenziale di Assistenza (LEA). Tuttavia, il monitoraggio del rispetto di queste linee guida può spesso trasformarsi in una "macchina" astratta che non tiene conto dei veri bisogni e delle esperienze dei pazienti.
Il monitoraggio LEA si basa su indicatori quantitativi e qualitativi che vengono utilizzati per valutare l'efficacia e l'efficienza delle prestazioni sanitarie erogate. Tuttavia, spesso questi indicatori non riescono a catturare la complessità delle esigenze individuali dei pazienti e a valutare adeguatamente la qualità dell'assistenza fornita.
Ad esempio, un indicatore potrebbe misurare il numero di visite ambulatoriali effettuate da un paziente, ma non tiene conto della qualità dell'interazione tra medico e paziente durante queste visite. Inoltre, alcuni bisogni dei pazienti potrebbero non essere contemplati dagli indicatori, come ad esempio la gestione del dolore cronico o il supporto psicologico durante una malattia grave.
Inoltre, il monitoraggio LEA spesso si concentra sull'aspetto economico e sull'ottimizzazione delle risorse, trascurando l'aspetto umano e relazionale dell'assistenza sanitaria. Questo approccio può portare a una standardizzazione eccessiva delle pratiche cliniche, riducendo la personalizzazione e l'umanizzazione delle cure.
Per migliorare il monitoraggio LEA e renderlo più centrato sulle esigenze dei pazienti, è necessario adottare un approccio più olistico e centrato sulla persona. Questo significa coinvolgere attivamente i pazienti nella valutazione delle prestazioni sanitarie, ascoltando le loro esperienze e le loro opinioni per integrarle nei processi decisionali.
Inoltre, è importante sviluppare nuovi indicatori che tengano conto della qualità dell'assistenza dal punto di vista del paziente, come ad esempio la soddisfazione del paziente, l'accessibilità ai servizi sanitari, la comunicazione tra medico e paziente e il coinvolgimento del paziente nelle decisioni cliniche.
Infine, è fondamentale promuovere una cultura organizzativa orientata alla qualità e alla sicurezza del paziente, che metta al centro della cura non solo la malattia, ma anche la persona che ne è affetta. Solo attraverso un approccio umanistico e centrato sul paziente si potrà garantire un monitoraggio LEA efficace e rispettoso delle vere esigenze dei destinatari.