Il Consiglio Superiore della Magistratura ha recentemente emesso una delibera che ha suscitato preoccupazione e dibattito all'interno della comunità psichiatrica italiana. La delibera, nota come REMS (Remissione Esterna per Misure di Sicurezza), ha sollevato critiche per il suo impatto sulla pratica della psichiatria nel paese. Secondo molti esperti del settore, la delibera rischia di ridurre la psichiatria a una mera esecutrice di indicazioni securitarie, tralasciando la complessità e la delicatezza delle patologie psichiatriche.
La REMS è una misura che prevede la possibilità di concedere la remissione esterna ai pazienti affetti da disturbi mentali che sono stati sottoposti a misure di sicurezza detentive. Questa remissione consente al paziente di svolgere attività lavorative o formative all'esterno della struttura sanitaria, sotto il controllo di un tutori eletto dallo stesso paziente. Tuttavia, secondo alcuni esperti, la delibera del CSM potrebbe portare a una medicalizzazione eccessiva della sicurezza, trasformando la psichiatria in uno strumento di controllo anziché di cura.
In particolare, una delle principali preoccupazioni riguarda la possibilità che la REMS possa essere utilizzata in modo inappropriato per scaricare sulle strutture psichiatriche responsabilità che dovrebbero essere gestite da altre istituzioni, come ad esempio il sistema penitenziario o quello giudiziario. Questo rischio potrebbe compromettere la qualità della cura fornita ai pazienti psichiatrici, che potrebbero trovarsi a essere trattati più come detenuti che come persone bisognose di assistenza e supporto.
Inoltre, c'è il timore che la REMS possa portare a una medicalizzazione eccessiva delle misure di sicurezza, trascurando l'importanza di interventi terapeutici e riabilitativi adeguati per i pazienti psichiatrici. La psichiatria dovrebbe essere orientata alla cura e al benessere dei pazienti, piuttosto che alla gestione della sicurezza pubblica. Questo equilibrio delicato potrebbe essere compromesso dalla delibera del CSM, che potrebbe spostare l'attenzione dalla salute mentale dei pazienti alla loro pericolosità per la società.
È importante che la comunità psichiatrica, insieme alle istituzioni competenti, riflettano attentamente sulle implicazioni della REMS e lavorino insieme per garantire che questa misura non comprometta i principi fondamentali della psichiatria e dei diritti dei pazienti. È essenziale trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza pubblica e il rispetto dei diritti e della dignità delle persone affette da disturbi mentali.
In conclusione, la delibera del CSM sulla REMS solleva importanti questioni riguardo al ruolo della psichiatria nella società e alla tutela dei diritti dei pazienti. È fondamentale che si tenga conto delle preoccupazioni espresse dagli esperti del settore e che si adottino misure adeguate per garantire che la pratica psichiatrica in Italia rimanga centrata sulla cura e sul benessere dei pazienti, rispettando al contempo i principi etici e professionali della professione.












































